Rana kl. hispanica vs Rana bergeri
Nota
“La
sistematica delle rane verdi europee è di difficile definizione e ha
rappresentato per molto tempo uno dei più complessi problemi tassonomici tra
gli Anfibi. In passato venivano riunite tutte
in Rana esculenta (L., 1758) o
al più ne venivano distinte alcune sottospecie. Solo intorno agli anni Sessanta
del secolo scorso, grazie agli studi di L. Berger, è stato provato che Rana esculenta era il risultato di un
particolare processo riproduttivo, l’ibridogenesi emiclonale (http://it.wikipedia.org/wiki/Ibridogenesi)
, che ha interessato in tempi storici le due specie non ibride: Rana lessonae (Camerano 1882) e Rana ridibunda (Pallas, 1771), che oggi è presente in Italia con popolazioni
pure soltanto nei pressi di Trieste. L’ibridazione molto particolare di queste
due specie ha portato infatti alla formazione del klepton (http://www.treccani.it/enciclopedia/klepton/)
esculenta e le popolazioni di rane
verdi nell’Italia settentrionale sono costituite oggi da quote variabili di Rana kl. esculenta e Rana lessonae
quindi afferiscono al sistema ibridogenetico L-E (lessonae-esculenta)(Lapini, 2005).
Con
un asse di distinzione posizionato tra Genova e Rimini, scendendo lungo la
penisola italiana, a questo sistema si sostituisce quello B-H che si riferisce
ai popolamenti misti della Rana di Berger (Rana
Bergeri) con la Rana di Uzzel (Rana
klepton hispanica), l’altro ibrido
cleptico italiano che deriva da antichi incroci misti con Rana ridibunda (Santucci e al.,
2000; Capula, 2006) . Il sistema B-H riguarderebbe tutto l’Abruzzo, però nelle aree meno antropizzate (p. e. presso le
raccolte d’acqua della Piana del Voltigno sul Gran Sasso, PE) predomina Rana bergeri, e in quelle via via più
alterate aumanta progressivamente la percentuale di Rana kl. hispanica, forma
ibrida a maggiore valenza biologica.. […]”
Cristina
Soccini e Vincenzo Ferri da “Atlante degli Anfibi d’Abruzzo”
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